ATTENZIONE DIVISA


- ATTENZIONE  DIVISA: DOPPIO COMPITO

Per attenzione divisa ci si riferisce alla capacità di prestare attenzione a più cose contemporaneamente.

La situazione sperimentale tipica è qui rappresentata dal paradigma del doppio compito in cui il soggetto è impegnato contemporaneamente in due compiti di difficoltà diversa o che impegnano abilità diverse. Il risultato più frequente è quello per cui la prestazione ai due compiti è peggiore di quando ne viene svolto uno alla volta.

Per spiegare questi risultati è stato ipotizzato che la qualità della prestazione sia dovuta a due processi cognitivi:

- processi automatici rapidi, automatici, paralleli, non limitati dalla capacità ridotta della memoria a breve termine,

- processi di controllo lenti, seriali, a capacità limitata e sotto il controllo cosciente.

Il peggioramento della prestazione si ha quando i due compiti necessitano dei processi di controllo che sono limitati; se uno dei due compiti invece richiede un processo automatico solo difficilmente si avrà un’interferenza tra i due compiti.

- TEORIE  DELLE RISORSE

Il ragionamento alla base delle teorie delle risorse si fonda sull'assunto che l'uomo abbia una capacità limitata di elaborazione dell'informazione: se investiamo tutte le nostre risorse cognitive per svolgere un determinato compito, quando ne viene introdotto un secondo, tali risorse non sono più sufficienti per soddisfare la nuova richiesta e si ha un calo della prestazione.

Riguardo a tali risorse vi sono due teorie principali: le teorie strutturali e le teorie della capacità.

Le teorie strutturali, come ad esempio quella di Broadbent, sostengono che l'uomo ha un'unica risorsa, cioè un unico processore centrale a capacità limitata che interpreta lo stimolo; per cui quando il soggetto deve svolgere due compiti, altro non fa che spostare rapidamente l'attenzione dall'uno all'altro compito nei momenti critici della loro esecuzione. Questo è un fenomeno di tipo “tutto o nulla”.

In contrasto con queste teorie sono i teorici della capacità, per i quali le risorse vengono allocate contemporaneamente e in diverse quantità ad entrambi (o più) compiti.

L'attenzione in questo caso è intesa come una sorta di energia che viene impiegata in diversi modi a seconda delle esigenze.

- SISTEMA DI ALLOCAZIONE DI KAHNEMAN

Kahneman è un teorico della capacità secondo il quale il livello di prestazione nello svolgimento di più compiti contemporaneamente è influenzato sia dal tipo di compiti che siamo chiamati a svolgere, sia dal livello di attivazione del nostro sistema cognitivo, misurato con tecniche come l'EEG, ECG, conduttanza cutanea, ecc.

Secondo Kahneman le risorse cognitive utilizzate per svolgere uno o più compiti sono gestite dal sistema di allocazione che incanala le risorse verso le diverse attività in corso sulla base delle informazioni di cui dispone sul livello di attivazione e sul rapporto tra richieste e capacità.

Se le richieste aumentano (perché il compito si fa più difficile o perché se ne impone un secondo) si ha un aumento dell'attivazione e un conseguente aumento delle risorse disponibili. Ma se le richieste eccedono la capacità, la prestazione peggiora e si ha un'interferenza tra compiti.

- FUNZIONE PRF

Norman e Borrow proposero una funzione che metteva in relazione la qualità della prestazione con la quantità di risorse impiegate in un determinato compito: la funzione PRF.

Gli autori fanno una distinzione tra compiti limitati dalle risorse e compiti limitati dai dati.

Nel primo caso la prestazione migliora fino ad un livello massimo in cui viene impiegato il massimo delle risorse; superato tale livello la prestazione peggiora.

Nel secondo caso se la qualità dei dati (mnestici e percettivi) è povera, la prestazione risulta limitata anche quando si dispone di molta capacità.

- TEORIA  DELLE  RISORSE  MULTIPLE

Questa teoria nasce dall'esigenza di spiegare fenomeni che le teorie precedenti, che postulano l'esistenza di un'unica risorsa, non spiegavano.

Ad esempio alcuni compiti eseguiti contemporaneamente non interferiscono tra loro ma ciascuno interferisce con altri. Ciò fa pensare che vi siano diversi tipi di risorse che coinvolgono strutture differenti. La prestazione non dipende solo dall'allocazione delle risorse.

Il modello delle risorse multiple di Wickens è quello più completo finora esistente. Secondo tale modello la prestazione nei singoli compiti (svolti contemporaneamente) non peggiora se vengono impiegate risorse differenti.

Il peggioramento della prestazione, qualora si verifichi, è dovuto al fatto che i compiti richiedono l'utilizzo di una stessa risorsa.

 

 

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