Schizofrenia Adolescenziale


L’esordio della schizofrenia in adolescenza può avvenire secondo tre modalità: la modalità della forma acuta, caratterizzata da bouffée deliranti e da disturbi di tipo maniacale e melanconico, la modalità subacuta, caratterizzata da stati deliranti non acuti e che assumono il carattere di stati pseudonevrotici e la modalità delle forme insidiose che si manifesta con un crollo del rendimento scolastico e comportamenti bizzarri.

In tutti i casi è sempre presente un’angoscia diffusa di intensità variabile. Dopo la fase di esordio si cominciano a manifestare in modo più definito i sintomi tipici di questo disturbo, come le allucinazioni e i deliri, che compromettono significativamente la vita sociale e lavorativa dell’individuo e che perdurano per almeno sei mesi.

- DIAGNOSI GENERALE

La diagnosi di schizofrenia è tanto più difficile quanto più il disturbo è nella fase di inizio. Elementi utili alla diagnosi sono i precedenti anamnestici ed elementi clinici.

I precedenti anamnestici  riguardano la presenza in infanzia o in adolescenza di diversi disturbi psichici come gli episodi di schizofrenia, stati depressivi gravi e stati psicotici, o anche la presenza di un genitore schizofrenico.

E’ difficile differenziare il quadro clinico di una schizofrenia da una semplice crisi adolescenziale; molti comportamenti adolescenziali somigliano a sintomi patologici ma in realtà sono solo espressione di un normale processo evolutivo e di normali reazioni agli eventi che caratterizzano il periodo dell’adolescenza.

Tuttavia la diagnosi può essere facilitata dalla presenza o assenza di alcuni elementi; ad esempio l’adolescente non psicotico, a differenza di quello psicotico, anche nel culmine della sua crisi manterrà un contatto adeguato con la realtà, e le sue crisi si verificheranno in maniera selettiva con alcune persone, soprattutto familiari, mentre con il gruppo dei pari il comportamento è del tutto normale.

-  FUNZIONAMENTO MENTALE

Per quanto riguarda il funzionamento mentale secondo molti autori esistono dei parallelismi tra alcuni fenomeni psicologici caratteristici dell’adolescenza e quelli che si verificano nella fase di esordio della schizofrenia. In particolare  ritengono che anche l’adolescente normale può presentare manifestazioni di tipo psicotico; in entrambi i casi l’Io dell’adolescente, di fronte alle pulsioni percepite come eccessivamente pericolose, può attuare delle difese arcaiche come la scissione, la  negazione, la proiezione e l’identificazione proiettiva. 

 

 

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