ANOSOAGNOSIA
Per anosoagnosia si intende una particolare condizione in cui il paziente è inconsapevole o comunque nega la presenza dei disturbi neurologici che lo hanno colpito.
Tale disturbo, è spesso riferito ad alcuni disturbi neurologici unilaterali, in particolar modo l’emiplegia, l’emianestesia e l’emianopsia.
L’anosoagnosia per emiplegia spesso è associata con un deficit somatosensoriale; inoltre quando l’emiplegia e l’emianopsia coesistono, l’anosoagnosia sembra essere più spiccata nei confronti della seconda.
Da uno studio inoltre è emerso che l’anosoagnosia è più frequente in caso di emiplegia sinistra che in caso di emiplegia destra ed è più grave per gli arti inferiori.
Riguardo al decorso nella maggior parte dei casi l’anosoagnosia è osservabile durante la fase acuta e tende a scomparire in poche ore o giorni.
Un disturbo che è spesso associato ad Anosoagnosia è L'Emisomatoagnosia.
EMISOMATOAGNOSIA
L’emisomatoagnosia è un disturbo conseguente ad una lesione dell'emisfero destro, che consiste nella compromissione della consapevolezza circa l'esistenza della metà controlaterale del corpo, vissuta come se non esistesse. Il paziente ad esempio, oltre a non utilizzare gli arti di sinistra, non si rade o trucca l’emivolto sinistro.
SOMATOPARAFRENIA
La SOMATOPARAFRENIA è un disturbo caratterizzato dal fatto che i pazienti che ne soffrono producono rappresentazioni deliranti che riguardano lo spazio corporeo o extracorporeo controlaterale alla lesione. Questo disturbo può presentarsi in associazione con la NSU.
In questo caso, anche se raramente, può capitare che il paziente percepisca gli arti controlesionali come estranei, arrivando a chiedere insistentemente che gli vengano in qualche modo rimossi. Talvolta il rifiuto per l'arto vissuto come alieno è tale da richiedere misure adeguate per evitare azioni autolesionistiche rivolte verso l’arto in questione.