I MODELLI DI ATTACCAMENTO


MARY AINSWORTH: LA "STRANGE SITUATION"

La "Strange Situation" consiste nell’osservazione delle reazioni del bambino al momento della separazione dalla figura di attaccamento; nella stanza sono presenti la madre, il bambino piccolo e una persona sconosciuta. In 8 sequenze successive di 3 minuti ciascuna si ha l’arrivo della madre e del bambino, la partenza della madre, il ritorno della madre, la partenza della persona sconosciuta, la partenza della madre, il ritorno della persona sconosciuta e il ritorno della madre.

In base alle reazioni dei bambini al ritorno della madre, sono stati definiti 4 modelli di attaccamento:

-          tipo A - attaccamento insicuro-evitante. 

-          tipo B - attaccamento sicuro. 

-          tipo C - attaccamento insicuro-resistente

-          tipo D - attaccamento insicuro disorganizzato.

Sembra inoltre che vi sia una forte relazione fra tratto di personalità della madre e tipo di attaccamento madre-bambino, anche se tale ipotesi deve essere presa con la necessaria cautela.

 

 GLI SCHEMI DI ATTACCAMENTO

Numerosi studi condotti dalla Ainsworth, Main e altri autori, hanno evidenziato l’esistenza di tre modelli principali di attaccamento e le qualità delle interazioni tra genitori e bambino che ne sono alla base:

  • Attaccamento Sicuro

Il primo schema è quello dell’attaccamento sicuro in cui l’individuo ha fiducia sul fatto che possa contare sulla disponibilità dei genitori in caso di bisogno, genitori che quindi si dimostrano empatici e sensibili ai segnali del bambino. Questi bambini possono tranquillamente contare sulla presenza costante di una base sicura da cui partire per esplorare il mondo.

  • Attaccamento Insicuro o Angoscioso

Nello schema dell’attaccamento angoscioso descritto dalla Ainsworth, il bambino è incerto sulla disponibilità del genitore; ciò è causa di una forte angoscia di separazione che spinge il bambino a stare appiccicato al genitore a scapito di una normale attività esplorativa.

  • Attaccamento Insicuro-Evitante

Il terzo schema è quello dell’evitamento evitante, in cui il bambino si aspetta di essere rifiutato nel momento in cui cercherà le cure materne. Un individuo che per tale ragione sviluppa la tendenza a cercare di diventare affettivamente autosufficiente può essere diagnosticato come narcisista o con un falso sé.

  • Attaccamento Disorganizzato

A queste tre tipologie principali se ne aggiungono altre atipiche che costituiscono delle versioni disorganizzate di uno dei tre schemi tipici, di solito di quello di resistenza angosciosa. Esse si presentano in bambini maltrattati fisicamente o eccessivamente trascurati.

 


RICERCA SUL COMPORTAMENTO ESPLORATIVO


La Ainsworth ha condotto una ricerca in cui ha dimostrato che i bambini che dispongono di una certa qualità di cure materne sono in grado di sviluppare un buon livello di fiducia di sé e un buon rapporto con la madre, al contrario di ciò che accade con madri meno attente e meno empatiche.

L’autrice individuò tre tipologie di bambini in relazione a tre variabili: la frequenza dei comportamenti esplorativi in presenza e in assenza della madre; il loro comportamento in presenza, in assenza e al ritorno della madre; il grado di sensibilità per i segnali del bambino mostrato dalla madre nel primo anno di vita.

Un primo gruppo di bambini le cui madri avevano mostrato il grado più elevato di sensibilità, mostrava un comportamento esplorativo molto attivo; la madre era utilizzata come base da cui partire per l’esplorazione, era presente un frequente scambio di sguardi e frequenti ritorni fra le braccia della madre.

Un secondo gruppo di bambini le cui madri avevano mostrato il grado minimo di sensibilità erano passivi ed esploravano poco.

 

  • TIPOLOGIA GENITORE E TIPO DI ATTACCAMENTO

Dagli studi condotti da Matas e coll. viene evidenziata un’elevata correlazione tra il modo in cui la madre tratta il bambino e il tipo di schema di attaccamento manifestato dal figlio nei 18 mesi precedenti.

Nell’esperimento viene assegnato al bambino un compito relativamente difficile che per poter essere svolto necessita dell’aiuto della madre. Si scoprì che le madri dei bambini che avevano manifestato un attaccamento sicuro nei 18 mesi prima erano assai più attente, disponibili e sensibili alle richieste del loro bambino, rispetto alle madri dei bambini con attaccamento insicuro.

 

  • PERSISTENZA DEGLI SCHEMI DI ATTACCAMENTO

Da alcuni studi risulta che gli schemi di attaccamento sviluppati nell’infanzia tendono a persistere anche in età più avanzata. I motivi di questa persistenza sono imputati al fatto che i genitori continuino a trattare il bambino in un certo modo, e al fatto che lo stesso comportamento del bambino sia causa di risposte da parte dell’ambiente che a loro volta rafforzano lo stesso schema in un circolo vizioso. Con la crescita inoltre lo schema interiorizzato tende ad essere imposto anche nelle nuove relazioni: esso diviene una modalità relazionale adottata in ogni relazione di attaccamento.

Da una ricerca risulta che i bambini che a 12 mesi presentavano uno schema di attaccamento sicuro all’età di 3 anni venivano descritti dai tutori dell’asilo come collaboranti, pieni di risorse e graditi agli altri bambini; quelli con un attaccamento evitante venivano descritti come isolati, antisociali, ostili e in continua ricerca di attenzioni.

 

 

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