Le Emozioni secondo Plutchik


Secondo la teoria psicoevoluzionistica delle emozioni di Plutchik (1980), l'ambiente esercita su tutti gli organismi alcune pressioni fondamentali che determinano problemi ridondanti che gli ecosistemi della Terra pongono a tutti gli organismi, come la ricerca del cibo, di un riparo, l’evitamento dei predatori e la ricerca del partner. Questi problemi, comuni a tutte le specie, richiedono risposte funzionalmente identiche (anche se possono variare notevolmente nella loro tipologia a seconda delle caratteristiche della specie e del suo habitat); queste risposte dunque appaiono in forme rudimentali negli organismi più semplici e raggiungono forme più complesse negli organismi più complessi.

Rientrano nell’ambito di tali risposte a problemi comuni, le risposte emotive considerate come risposte adattive globali che implicano valutazioni cognitive (conscie o inconscie), sensazioni e comportamenti. Le emozioni dunque sono processi adattivi di base “ultraconservativi” sul piano evoluzionistico e cioè che sono apparsi assai precocemente nella storia evolutiva ed hanno mantenuto il loro valore originario a causa della ridondanza dei problemi che gli ecosistemi della terra hanno posto e pongono a tutti gli organismi.
Tale prospettiva implica che esistono delle emozioni fondamentali primarie o prototipiche, dalla cui combinazione generano, sempre in rapporto alla complessità dell'organismo, tutte le altre emozioni secondarie.

Riguardo alla possibilità di individuare e riconoscere le emozioni primarie, nell’uomo ciò è possibile attraverso il resoconto verbale, ma negli altri organismi ciò risulta impossibile; è per questo motivo che diversi studi condotti negli anni 50-70, presentano l'emozione come un costrutto ipotetico basato su inferenze tratte a partire da alcuni fattori che possono essere individuati in tutti gli organismi, uomo compreso:

-    Situazioni stimolo
-    Pattern comportamentali attuati dagli organismi
-    Effetti del comportamento sull'ambiente fisico e sociale

Le emozioni primarie dunque devono possedere i seguenti requisiti:

  1. Essere rilevanti per i processi biologici adattivi fondamentali.
  2. Essere riscontrabili in qualche forma a tutti i livelli evolutivi.
  3. Non essere definite sulla base di strutture organiche o neurali specifiche (sebbene le emozioni esistano a tutti i livelli evolutivi, e nonostante il fatto che esse siano accompagnate da cambiamenti elettrofisiologici che coinvolgono diverse regioni del cervello, espressioni facciali, cambiamenti del sistema cardiocircolatorio e di quello respiratorio, esse non possono essere associate a strutture biologiche specifiche poiché tali strutture vanno incontro a profondi cambiamenti nel corso dell'evoluzione).
  4. Non essere definite solo in base all'introspezione (ciò che è possibile solo negli esseri umani).
  5. Essere definite principalmente in base a fattori implicati nel comportamento finalizzato al raggiungimento di uno scopo.

Secondo la teoria psicoevolutiva di Plutchik vi sono 8 pattern comportamentali finalizzati al raggiungimento di obiettivi comuni a tutte le specie, e cioè finalizzati a risolvere problemi ridondanti che gli ecosistemi della Terra pongono a tutti gli organismi, a prescindere dal loro stadio evolutivo. Questi pattern comportamentali costituiscono i prototipi delle emozioni e quindi gli elementi costitutivi delle emozioni rintracciabili ad ogni livello evolutivo:

  1. Incorporazione = azione rivolta all'assunzione e in gestione di sostanze nutritive percepite dall'organismo come benefiche o piacevoli.
  2. Rigetto = espulsione di Sostanze precedentemente assunte che sono percepite come nocive o piacevoli; questa funzione può prendere forma nella defecazione o nel vomito.
  3. Distruzione = di oggetti o organismi che ostacolano una condizione di benessere; negli organismi complessi questa funzione prende la forma dei comportamenti aggressivi.
  4. Protezione = consiste in tutti quei comportamenti di difesa che differiscono (nella forma ma non nella funzione) in base alla complessità degli organismi che li mettono in atto. Nella forma prototipica ha luogo in tutte quelle situazioni che minacciano o arrecano dolore.
  5. Riproduzione = si tratta del comportamento riproduttivo che può essere definito in termini di approccio, comportamenti volti al mantenimento del contatto e scambio di materiale genetico.
  6. Reintegrazione = si tratta di pattern comportamentali che vengono attuati in risposta alla perdita di qualcosa di necessario o piacevole come un alimento; tale perdita conduce ad uno stato di frustrazione che negli esseri umani può esprimersi con un emozioni di tristezza o afflizione.
  7. Orientamento = è un pattern comportamentale che si attiva quando un organismo si imbatte in un oggetto o un organismo nuovo o insolito e che si protrae fino a quando non sia stata fatta una valutazione delle loro caratteristiche essenziali in termini di pericolo o benefici.
  8. Esplorazione = consiste di comportamenti più o meno casuali finalizzati alla valutazione dell'ambiente circostante; esplorazione costituisce il prototipo di ciò che nell'uomo e in altri mammiferi costituisce la curiosità o il gioco.

Secondo Plutchik ci sono tre modi diversi per riferirsi alle emozioni di base: il linguaggio soggettivo (l’emozione riferita dal soggetto – essere umano), il linguaggio comportamentale (ossia il comportamento attuato dall’organismo in una data situazione) e il linguaggio funzionale (relativo cioè al tipo di funzione svolto dal comportamento e quindi al fine dell’azione).
Per cui ad esempio, l'emozione che sul piano dell'esperienza soggettiva corrisponde alla paura, sul piano comportamentale corrisponde ai comportamenti di fuga o evitamento e sul piano funzionale alla funzione di protezione. Vediamo la tabella:

Secondo Plutchik inoltre ogni emozione presuppone un processo di valutazione cognitiva dello stimolo (interno o esterno, conscia o inconscia, basata su meccanismi innati o sull'apprendimento, corretta o scorretta); a seconda del risultato del processo di valutazione, lo stimolo potrà suscitare un’emozione piuttosto che un'altra, o anche più emozioni contemporaneamente, talvolta (ma non necessariamente) in conflitto.

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