AGNOSIA TATTILE O STEREOAGNOSIA
L’agnosia tattile consiste nell'incapacità del paziente di riconoscere al tatto un oggetto nonostante che non presenti disturbi delle sensibilità superficiali e profonde.
Wernicke ha proposto una distinzione tra deficit dell'identificazione primaria e secondaria.
Nel primo caso il paziente non riesce a descrivere caratteristiche tattili degli oggetti come la forma, la grana, il peso, la compattezza, ecc.
Nel secondo caso invece il paziente è in grado di riconoscere le caratteristiche sensoriali dell'oggetto ma non riesce a riconoscerlo. In tale ambito sono stati osservati i diversi tipi agnosia.
In un caso ad esempio un paziente presentava una sensibilità elementare intatta e non presentava iloagnosia o morfoagnosia. Tuttavia egli non riconosceva la forma e il significato funzionale degli oggetti presentatigli nella mano destra. Si ritenne che si trattasse di una agnosia tattile associativa dovuta ad una lesione del giro angolare e delle fibre callosali sottostanti, ed anche del fascicolo longitudinale inferiore sinistro e del fascicolo arcuato, tutte fibre che connettono le aree somatosensoriali di sinistra con la memoria semantica localizzata nella corteccia temporale mediale.
In generale il substrato anatomico di questo disturbo è localizzato nella corteccia parietale postero-inferiore (giro angolare).
AGNOSIA TATTILE: MORFOAGNOSIA E ILOAGNOSIA
Nell'ambito dei disturbi di identificazione primaria Delay ha proposto una distinzione tra morfoagnosia e iloagnosia.
La morfoagnosia consiste in un disturbo di riconoscimento della forma dello stimolo.
Invece l’iloagnosia è un disturbo di riconoscimento delle qualità di intensità e materia dello stimolo.
Tuttavia lo stesso autore sostiene che l’iloagnosia possa in qualche modo sovrapporsi ai disturbi sensoriali corticali poiché entrambi hanno come caratteristica primaria la capacità di valutazione di fini gradazioni di intensità.
L'individualità clinica della morfoagnosia invece sembra essere supportata da diverse osservazioni. Ad esempio, da una ricerca è emerso che un gruppo di pazienti senza disturbi di sensibilità elementare, non riusciva a riconoscere la forma degli oggetti nonostante che riuscissero a descrivere normalmente la loro struttura, ruvidezza e dimensioni. Inoltre questo deficit è altamente correlato con quello di orientamento spaziale ed è più evidente nei cerebrolesi destri.
Per tale ragione si ipotizza che il deficit non appartenga alla sfera tattile ma ad alla funzione sopramodale di analisi dello spazio.
AFASIA TATTILE
L'afasia tattile consiste nell'incapacità di denominare un oggetto percepito attraverso il tatto.
Di solito questo disturbo riguarda una parte dei pazienti afasici ottici sottoposti alla resezione delle fibre callosali sottostanti il giro angolare. Tale lesione impedisce la trasmissione di informazioni tra la corteccia parietale destra, in cui risiedono le rappresentazioni tattili degli oggetti, e le aree del linguaggio della corteccia temporale sinistra, in cui risiedono le rappresentazioni lessicali corrispondenti.
AGNOSIA TATTILE E AFASIA TATTILE: DIAGNOSI DIFFERENZIALE
La diagnosi differenziale tra agnosia tattile e afasia tattile si fonda sulla capacità, in quest'ultima, di svolgere correttamente le prove di categorizzazione e le pantomime. Ciò infatti dimostra l'integrità della rete semantica e del suo collegamento con le rappresentazioni tattili. Inoltre i pazienti con afasia tattile fanno soprattutto errori semantici oppure non dicono nulla o dicono cose incoerenti con i gesti che compiono, mentre gli agnosici descrivono verbalmente le caratteristiche tattili dell'oggetto palpato e cercano di ridurre il significato da esse.