Disturbi dell’eccitazione sessuale: Disturbo maschile dell’erezione
Anche in questo caso, come per il termine “frigidità” per la donna, il termine “impotenza” per indicare una disfunzione dell’erezione maschile, ha creato notevole confusione.
Innanzitutto il termine “impotenza” ha una forte connotazione negativa dal punto di vista culturale e psicologico: considerato persino come un motivo valido per annullare un matrimonio, l’impotenza impedisce infatti all’uomo di procreare, cioè di attuare il principale scopo del matrimonio stesso, inteso in senso tradizionale.
L’erezione è un fenomeno vascolare che dipende da fattori sensitivi, metabolici, psicogeni, neurologici ed endocrini: se è presente un deficit in uno o più di questi fattori si verifica una disfunzione erettile.
“Disfunzione erettile” indica uno stato in cui l’individuo, pur manifestando desiderio sessuale, è incapace di raggiungere e mantenere l’erezione in reazione a stimoli sessuali, che generalmente producono una risposta sessuale.
Secondo il DSM-IV-TR i criteri diagnostici per il Disturbo Maschile dell’Erezione sono i seguenti:
- L’individuo mostra una costante impossibilità di raggiungere, o di mantenere, un’erezione adeguata fino al completamento dell’attività sessuale.
- L’individuo, a causa del disturbo prova un forte disagio o difficoltà interpersonali.
-La disfunzione dell’erezione non può essere spiegata da un altro disturbo psichiatrico, e non è legato agli effetti di una sostanza di abuso, o un farmaco oppure a una condizione medica generale.
Come per le altre disfunzioni sessuali bisogna specificare il tipo in relazione all’esordio :
-Tipo Permanente: se si manifesta sin dall’inizio dell’attività sessuale (dalla pubertà);
-Tipo Acquisito: se si manifesta in seguito ad un periodo variabile di funzionamento normale
In relazione al contesto in cui il disturbo si verifica specificare:
-Tipo Generalizzato: se si presenta in tutte le situazioni e con tutti i partner, senza limitazioni;
-Tipo Situazionale: : se si presenta solo in alcuni tipi di situazioni, con un solo partner o con certi tipi di stimolazione;
Infine il disturbo può essere dovuto a due diversi tipi di fattori:
- Fattori Psicologici: in questo caso si può ipotizzare che i fattori psicologici (ad esempio preoccupazioni riguardo alla propria situazione economica) abbiano un ruolo fondamentale nell’innescare e mantenere il disturbo.
-Fattori Combinati: in questo caso si ipotizza che sia fattori psicologici, che altri fattori, come una malattia o l’uso di sostanze o farmaci contribuiscano a innescare e mantenere il disturbo.
Alcuni pazienti possono riuscire ad avere l’erezione solo durante la masturbazione o al risveglio.
Manifestazioni associate
- La difficoltà di erezione può essere associata ad ansia sessuale, paura di fallimento, preoccupazioni sulla prestazione sessuale e ad una ridotta sensazione soggettiva di eccitazione sessuale e di piacere. –Il disturbo può compromettere le relazioni coniugali o sessuali.
- L’individuo può avere anche disturbo sessuale ipoattivo ed eiaculazione precoce.
Decorso
Il disturbo può scomparire spontaneamente nel 15-20% dei casi;
Se il disturbo è situazionale, la causa può essere il tipo di partner oppure l’intensità della relazione e può presentarsi in modo episodico, cioè una volta ogni tanto, e spesso è ricorrente.
ICD-10
Secondo l’ICD-10 che definisce il disturbo come “Difetto della Risposta Genitale” e specifica una durata minima dei sintomi di 6 mesi, i criteri diagnostici sono fondamentalmente gli stessi del DSM-IV.
CAUSE
Il disturbo dell’erezione maschile tipicamente viene attribuito o a cause organiche o a cause psicologiche, ma in realtà più spesso un fattore psicologico (insicurezza, ansia, depressione legate al rapporto sessuale) sono la conseguenza di un disturbo sessuale che ha origine organica.
Vediamo quali possono essere le cause organiche delle disfunzioni erettili:
Cause ormonali: condizioni che influenzano la secrezione ipotalamica, ad esempio:
-sindrome da stress cronico;
-iperprolattinemia;
-ipogonadismo;
-iper e ipotiroidismo;
-ipo e ipercrtisolismo;
-ipo e ipersecrezione di GH.
Cause Vascolari:
Tutti i disturbi che compromettono l’integrità dell’afflusso arterioso e del ritorno venoso, hanno l’effetto di diminuire la rigidità del pene in erezione e il tempo di mantenimento dell’erezione.
Cause neurologiche:
Le Alterazioni del sistema nervoso centrale e periferico possono provocare una disfunzione dell’erezione: ad esempio lesioni spinali, sclerosi multipla, neuropatie periferiche dovute ad alcoolismo, diabete mellito, ecc.; tutte le interruzioni delle vie nervose causate da traumi o interventi chirurgici.
Farmaci che hanno effetti inibitori sull’erezione:
- Antiipertensivi;
-Alfa e betabloccanti;
- Anti H2 (cimetidina);
- Antidepressivi triciclici;
-Neurolettici.
Sostanze di abuso:
- Alcool – Cocaina – Oppiacei ecc.
E’ fondamentale, attraverso l’anamnesi e l’uso di esami specifici, fare una corretta diagnosi del disturbo dell’erezione, sia riguardo il tipo situazionale o generalizzato, che riguardo la distinzione tra disfunzione organica o psicogena. Da queste distinzioni infatti dipende il tipo di terapia da attuare.
Trattamento
La sessuologia attualmente utilizza un approccio integrato per il trattamento delle disfunzioni erettili. Considera infatti questo come un problema della coppia, che coinvolge quindi entrambi i partner. L’obiettivo fondamentale è ridurre l’ansia che insorge durante il rapporto sessuale e compromette la risposta sessuale del paziente. In ogni caso il trattamento va adattato nelle sue caratteristiche specifiche al singolo caso.
In linea generale si suggeriscono all’inizio tipi di rapporto differenti da quelli genitali finalizzati all’orgasmo, ad esempio accarezzarsi a turno per favorire il piacere non genitale. In secondo luogo si cerca di eliminare la paura del fallimento legata alla prestazione in sé.