Farmacocinetica delle Benzodiazepine

 

La maggior parte delle benzodiazepine viene assorbita dal tratto gastrointestinale; il picco delle concentrazioni plasmatiche viene raggiunto in 30 minuti-2 ore. Grazie ad una buona liposolubilità tutte le benzodiazepine penetrano facilmente e si distribuiscono estesamente nei tessuti dell’organismo, soprattutto in quelli ricchi di lipidi: cervello, polmoni, tessuto adiposo.

Dal punto di vista clinico le più importanti caratteristiche cinetiche delle benzodiazepine sono:

 

1- LUNGHEZZA DELL’EMIVITA PLASMATICA: cioè il tempo di eliminazione delle sostanze e dei suoi metaboliti e la durata d’azione della sostanza e dei suoi metaboliti.

Il tempo di eliminazione è un indice del metabolismo e dell’escrezione delle benzodiazepine e può variare a seconda della specifica benzodiazepina da 2 a 100 ore. La durata di azione si riferisce alla fase di distribuzione dal sistema vascolare ai tessuti e, a seconda dell’individuo e del composto, va dalle 2 alle 10 ore.

 

2- TIPO DI METABOLISMO, cioè la formazione o meno dei metaboliti attivi.

 

In base ai suddetti parametri le benzodiazepine sono suddivise in 2 grandi categorie:

 

A- benzodiazepine ad emivita medio-lunga: eliminazione lenta e formazione di metaboliti attivi.

Esempi sono:

NITRO BDZ- emivita tra le 24 e le 48 ore

PRONORDIAZEPAM simili- emivita maggiore di 48 ore- il DESMETILDIAZEPAM ha un’emivita tra le 48 e le 100 ore.

La lunghezza dell’emivita di queste benzodiazepine è determinata dalla formazione di un metabolita farmacologicamente attivo: DESMETILDIAZEPAM o NORDIAZEPAM.  Esso è un prodotto metabolico attivo di molte benzodiazepine come il diazepam e il clordesmetildiazepam, conosciuto con il nome commerciale EN.

                                                                                                                                               

DIAZEPAM?demetilazione?DEMETILDIAZEPAM?idrossilazione?OXAZEPAM?acido glucoronico?escrezione

Il processo di idrossilazione avviene a livello epatico e rende ragione della lunga emivita di questa benzodiazepina e del conseguente accumulo di farmaco nell’organismo dopo l’uso prolungato; tale accumulo può dar vita a condizioni di eccessiva sedazione, alterazione della performance psicomotoria e cognitiva ecc.

 

 

GABAb- E’ un recettore inibitorio situato sulle terminazioni nervose di molti trasmettitori e

                funziona da autorecettore dei neuroni gabaergici. La sua stimolazione diminuisce la

                conduttanza del Ca++ e aumenta quella del K+ e provoca diversi effetti come:

                rilassamento  muscolare, analgesia sopraspinale, ipotensione, soppressione degli attacchi  

                di panico, effetti antidepressivi, attenuazione dei sintomi di astinenza da alcool. Il

                GABAb non è accoppiato né ai canali del Cloro (come i GABAa) né ai siti delle

                Benzodiazepine. Sostanze agoniste sono il BACLOFENE ed altri.

 

 

DROGHE E SOSTANZE